L'evoluzione del ruolo della donna all'interno della società ha portato, nel tempo, una serie di cambiamenti delle abitudini e di usi non indifferenti.
Come è facile intuire ogni cambiamento comporta necessariamente l'elaborazione di una strategia diversa di approccio alla quotidianità, in quanto l'essere umano, essendo un animale abitudinario, tende a strutturare la propria vita in maniera ripetitiva per non dovere ogni volta rielaborare nuovi comportamenti, nuovi modi di fare e di interazione con il mondo esterno.
Naturalmente quanto scritto vale anche per l'evoluzione, che ha portato la donna a ricoprire un ruolo da protagonista nel mondo del lavoro. Fino a qualche decennio fa, era impensabile vedere una donna alla guida di una azienda, oppure ricoprire un ruolo di responsabilità. Ed ancora svolgere mansioni che erano “riservate” agli uomini in quanto attività di tipo muscolari.
Nelle zone rurali, si riteneva inutile istruire le ragazze, in quanto il loro compito assegnato sarebbe stato quello di perpetuare il ruolo portante della famiglia all'interno della società, ricoprendo esclusivamente il ruolo di moglie e di mamma.
Grazie alla vigilanza sull'abbandono degli studi obbligatori, oggi questo fenomeno in Italia è praticamente scomparso ed anzi l'evoluzione della società, la maggiore disponibilità delle informazioni e della cultura in generale, hanno permesso la naturale e giusta emancipazione della donna nel mondo del lavoro.
Fatta questa breve premessa, tanto per ricordarci che ancora fino a qualche decennio fa vedere una donna indipendente ed autonoma, realizzata nel suo lavoro, era una rarità veniamo ai nostri giorni.
E lo facciamo introducendo il fattore T, ovvero il fattore Tempo o “gestione dell'agenda” come mi piace definire la circostanza.
Sappiamo tutti che il tempo non è comprimibile e nemmeno espandibile, per tutti la giornata è fatta di 24 ore e quindi la sfida è quella di riuscire nell'arco della giornata a trovare il tempo per tutto ciò che noi desideriamo fare. Ci sono casi di persone, imprenditori specialmente, che hanno tantissimo denaro ma non hanno il tempo per se stessi, per la famiglia, per godersi una bella vacanza.
La gestione del tempo è una questione che riguarda sia l'uomo che la donna, ma la domanda che dobbiamo porre a noi stessi è la seguente: “esiste un lavoro che permette di guadagnare soldi, di fare carriera e nel contempo che ci permette di gestire la nostra agenda?”
E' una domanda che le donne si pongono maggiormente. Perché per una donna è importante potersi occupare dei propri figli, poter dedicare molto tempo a se stessa, perché no alla famiglia e nello stesso tempo potere guadagnare e fare carriera in una azienda.
Ancora oggi gli imprenditori ed i responsabili delle aziende, a parità di valore, preferiscono assumere un uomo piuttosto che una donna, dal momento che una eventuale gravidanza e poi lo svezzamento dei bimbi, hanno un costo enorme. Naturalmente non stiamo affermando che è giusto, ma è così! Oggi è possibile fornire la migliore risposta alla questione, spianando la strada all'evoluzione dell'evoluzione del ruolo femminile, all'interno del mondo del lavoro.
Permettendo alle donne di potersi gestire in maniera autonoma, portare avanti la carriera e nello stesso tempo potersi dedicare ai propri hobby e desideri, foss'anche quello di crescere i propri figli.
E' l'evoluzione del mondo del lavoro che può vedere protagoniste le donne, in quanto sono abituate a prendere le giuste decisioni, a dare i giusti consigli, a motivare le persone e a fornire loro la giusta assistenza nella formazione di gruppi di lavoro.
Inoltre le donne hanno maturato dentro di sé il desiderio di potere affermare davanti alla collettività che esse valgono quanto gli uomini nell'ambito del lavoro, sancendo, in questo modo, la vera emancipazione. Quella che rende la donna autonoma, permettendole l'autodeterminazione e di conseguenza un migliore rapporto con se stesse e gli uomini.
Antonino Schiera (Tutti i Diritti Riservati)
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Palermo, 27.03.2014
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